Il baco nell’orecchio

Il “baco nell’orecchio” (traduzione del tedesco “Ohrwurm”) è quel tormentone ossessivo, che non si riesce a cacciar fuori dalla testa.
Mi interesso di bachi nell’orecchio da quando mi sono accorto che gran parte delle sollecitazioni che mi colpiscono quotidianamente, è destinata a scivolar via, senza quasi lasciar traccia.
Solo pochi stimoli, quelli più netti, spesso banali, ma soprattutto ripetuti, sembrano ancorarsi in qualche antro della memoria.

La musica, direi soprattutto la canzonetta, gode di un particolare privilegio, quello di potersi ripetere.
Un privilegio negato – ad esempio – a un comico o a un giornalista, che non possono permettersi di ripetere la stessa battuta, o scrivere più volte lo stesso articolo.

Per un cantante,  invece, è normale ripetere un ritornello, così come per un pubblicitario è normale riproporre lo stesso spot, sempre uguale ogni volta che va in onda.

La semplice domanda che mi sono posto, è perchè non utilizzare il linguaggio musicale per trasmettere, con l’aiuto di un tormentone, idee, critiche, apprezzamenti, che diversamente sarebbero destinati a scivolar via ?
Dopotutto appartengo ad una generazione che ha conosciuto e cosiddette “canzoni di protesta” che, almeno nelle intenzioni, ambivano a trasmettere un “messaggio“.