Don Verzè finalmente in paradiso !

Il don Verzè è avanti al Padreterno: / “Hai preparato tu la lezioncina?
Che cosa tu annotasti sul quaderno? / Vogliamo farci qualche risatina?”
“ Ho svaligiato un giorno la dispensa / quand’ero ancora allievo in seminario
dicendo : è la Divina Provvidenza! / quel dì me la cavai con un rosario.”
“ Dio bono, dice Dio, ma che risate / hai cominciato bene, e andando avanti?”
“ Ho rimediato soldi a badilate / ma non li ho mai toccati: avevo i guanti!”
“ Dio bono, dice il Dio, esilarante! / E l’ospedale grande ed efficiente?”
“ Convinsi tanti a dare del contante / però di tasca mia non misi niente!”

“ Dio bono, dice il Dio, ma che mattana!” / “ Mi son strusciato a qualche minorenne
in quella mia fazenda brasiliana / e pure allora sono uscito indenne!”
“ Dio bono, dice il Dio, robe da pazzi!” / “ Avevo un impiegato buono e pio,
gli ho messo addosso tutti gli intrallazzi / e quello s’è ammazzato al posto mio!”
“ Dio bono, dice il Dio, che sghignazzata!” / “ Ma il massimo l’ho dato sul traguardo:
con una sconvolgente ramazzata / ho fatto un buco, pensa, di un miliardo,
un miliardino intero, tondo tondo!” / “ Biliardo con le stecche e con le biglie?”
“ No, miliardo con la emme, come mondo! / Fu meraviglia delle meraviglie”

“Dio bono, dice il Dio, io mi scompiscio / e in tutta questa splendida avventura
t’ è sempre andata bene, tutto liscio?” / “ Ma mi faranno santo addirittura!”
Il cherubino addetto al Sacro Soglio: / “ Che incarico, Signore, gli darai?”
“ In amministrazione non lo voglio / lontano noi teniamoci dai guai,
intanto cambio tasca al portafoglio: / con quello in giro, qui, non si sa mai!”

–                                                                                                        Eraldo Giulianelli