Ad Arcore, vigilia di Natale, / anno duemilacinque per la storia,
Silvio riceve un dono eccezionale: / un’intercettazione accusatoria
nei confronti del misero Fassino: / “Consorte, siam padroni di una banca!”
Sprofondato in poltrona l’omarino / per la grande emozione sbianca
Ma qui l’intercettazione / è una vera benedizione
Contro i comunisti è evidente… / la privacy non conta niente !
Ma qui l’intercettazione / è una vera benedizione
Contro i comunisti è evidente… / la privacy non conta niente !
e promette a Favata, il donatore: / “La famiglia sarà grata in eterno!”
Per caso suo fratello è l’editore / del Giornale… Sei giorni ed è l’inferno:
“Fassino – sul Giornale – è un lestofante, / sono i Ds pien di farabutti,
non è vero che son anime sante, / sono mariuoli proprio come tutti!”
Ritornello
Non è trascritta l’intercettazione / e pertanto è illegale totalmente
ma se ne fotte Silvio, oggi campione / della privacy della brava gente.
E’ questa la denuncia che Favata / ha fatto al tribunale che ora indaga,
visto che la famiglia non fu grata. / Sui quotidiani tutti i dì dilaga
Ritornello
la legge che imbavaglia il giornalista / e che rende impotente il magistrato,
la legge target per il piduista / al traguardo oramai quasi arrivato:
fare in Italia tutto quel che vuole. 7 Per fermare il campione dei bugiardi
prorompe una proposta dalle gole: / “Cacciarlo a calci in culo!”… E’ sempre tardi.
Ritornello
Carlo Cornaglia
Il Misfatto 11-06-2010