Il PSV è il Prodigioso Spaghetto Volante, il creatore secondo la religione Pastafariana.
Gli Otto “Io preferirei davvero che tu evitassi” — anche detti Otto Condimenti — sono le importantissime e vaghe indicazioni su cui i Pastafariani devono fondare la propria morale.
Furono dettati direttamente dal Prodigioso Spaghetto Volante al nostro profeta Capitano Mosey durante il suo vagare sul Monte Sugo e sembra che i Sacri Condimenti fossero in realtà 10, ma quello stordito del Cap. Mosey perse due tavole mentre ritornava alla nave.
Forse anche per questo noi Pastafariani abbiamo delle regole morali piuttosto flessibili.
Riportiamo qui di seguito gli Otto Condimenti rimasti che ci sono stati tramandati attraverso le Sacre Scritture.
- Io preferirei davvero che tu evitassi di comportarti come un asino bigotto“più-santo-di te” quando descrivi la mia spaghettosa bontà.
Se qualcuno non crede in Me, pace, nessun problema! Dico davvero, non sono mica così vanitoso.
E poi non stiamo parlando di loro, quindi non cambiare argomento! - Io preferirei davvero che tu evitassi di usare la Mia esistenza come motivo per opprimere, sottomettere, punire, sventrare, e/o, lo sai, essere meschino con gli altri.
Io non richiedo sacrifici, e la purezza è adatta all’acqua potabile, non alle persone. - Io preferirei davvero che tu evitassi di giudicare le persone per come appaiono, o per come si vestono, o per come camminano, o, comunque, di giocare sporco, va bene? Ah, e ficcati questo nella tua testa dura: Donna = Persona. Uomo = Persona. Tizio noioso = Tizio noioso. Nessuno è meglio di un altro, a meno che non stiamo parlando di moda e, mi spiace, ma ho dato questo dono alle donne e a qualche uomo che capisce la differenza fra magenta e fucsia.
- Io preferirei davvero che tu evitassi di assumere comportamenti che offendanote stesso, o il tuo partner consenziente, maggiorenne e mentalmente maturo. E se qualcuno ha qualcosa da ridire credo che la risposa migliore sia “Va’ a farti f***ere”, a meno che non lo troviate offensivo, nel qual caso possono anche spegnere la TV e andare a farsi una passeggiata, tanto per cambiare.
- Io preferirei davvero che tu evitassi di sfidare, a stomaco vuoto, le idee odiose, bigotte e misogine degli altri. Mangia, e solo dopo prenditela con gli s******.
- Io preferirei davvero che tu evitassi di erigere chiese/templi/moschee/santuarimultimilionari in onore della mia spaghettosa bontà, perché tali soldi potrebbero essere meglio spesi per (fai la tua scelta): Sconfiggere la povertà Curare le malattie Vivere in pace, amare con passione, e ridurre il prezzo delle pay-Tv. Posso anche essere un essere onnisciente dai carboidrati complessi, ma apprezzo le cose semplici della vita. Dovrei saperlo, No? Io SONO il Creatore!
- Io preferirei davvero che tu evitassi di andare in giro raccontando alla gente che ti ho parlato.
Non sei mica così importante. Finiscila! E poi ti ho detto di amare il tuo prossimo, mi capisci o no? - Io preferirei davvero che tu evitassi di fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te se sei uno che apprezza, ehm, cose che fanno largo uso di pelle/lubrificanti/Las Vegas. Se anche l’altra persona le apprezza (purché si rispetti il quarto punto), allora dateci dentro, fatevi foto, e, per l’amor di Mike, indossate un preservativo! In tutta onestà, è un pezzo di gomma. Se non avessi voluto che fosse piacevole farlo, avrei aggiunto delle spine, o qualcos’altro.
Pastafarianesimo Lievitico
Il Pastafarianesimo è una religione di tolleranza basata sul godersi i piaceri della vita, infatti l’unico vero motivo che ci spinge alla lotta sono l’intolleranza e le discriminazioni sotto qualsiasi forma.
Il nostro impegno principale è quello di scovarle e portarle a conoscenza di tutti affinché siano eliminate, a maggior ragione quando queste discriminazioni sono istituzionalizzate.
Per questo compiamo azioni come il chiedere sui documenti la foto con il sacro scolapasta.
E’ un vantaggio che viene concesso solo alle religioni, quindi lo vogliamo anche noi (altrimenti o tutti o nessuno).
E’ inconcepibile che un ebreo possa farsi i documenti con una scodella in testa, una mussulmana col velo e noi viene vietato l’uso dello scolapasta, mortificando la nostra fede.
Questa è discriminazione religiosa bella e buona.
Chiediamo inoltre che ci venga concesso l’otto per mille e che per le nostre case sia applicata l’esenzione dall’IMU, in quanto luoghi di culto dove ogni giorno (anche più volte al giorno) amministriamo le nostre funzioni religiose.
Per lo stesso motivo siamo contrari ad ogni istituzione che utilizzi il senso di colpa per tenere schiavi i propri aderenti (soprattutto se minorenni) rinnegando la libertà personale dell’individuo e dipingendo l’essere umano colpevole, permeato di malvagità e necessitante di cura e salvezza che solo loro possono dare.
Solitamente quando un Praticante, cioè un pastafariano inconsapevole come la maggior parte di noi, viene a conoscenza del Pastafarianesimo, se ha il cuore puro lo riconosce immediatamente come propria via spirituale da sempre ricercata e lo abbraccia rendendosi conto che era proprio ciò che aveva sempre cercato per tutta la vita.
Una volta che il Praticante ha accettato il Prodigioso Spaghetto dentro di se, può ufficializzare la propria adesione tramite un apposito Pastezzo praticato da un Sacerdote della Chiesa Pastafariana, ma fondamentalmente è solo un prendere atto di quel che già è.
Nel Pastafarianesimo, commettere peccato è davvero difficile …
Il nostro è un Dio ubriaco e dimentico della nostra esistenza che ci ha creato in un momento di delirio alcolico (e da qui l’imperfezione dell’uomo e dell’universo) e che non si degna di prestare attenzione alle nostre preghiere.
Un Dio approssimativo e distratto che ha dato i 10 comandamenti (o condimenti) a un gruppo di alcolizzati, che poi se ne sono ricordati solo 8, e manco siamo sicuri che se li siano ricordati giusti!
Come si può pensare che possa esistere una qualsiasi cosa che infastidisca un Dio così’?
In conclusione possiamo affermare che effettivamente si può fare un po’ quello che ci pare, non sarà lui a punirti .
Se sbagli con chi hai accanto perderai la sua amicizia, se sbagli con la legge finirai in galera, ecc.
A noi pastafariani le questioni terrene non importano, qui si parla della salvezza dell’anima. Quindi, goditi la vita, bevi, mangia, ridi, balla, scherza e fai sesso con uno o più partner (purché maggiorenni e consenzienti) di qualsiasi sesso preferisci ed utilizzando l’attrezzatura che ti più aggrada.
L’unica via che potrebbe condurti al peccato è cercare di impedire a qualcuno di fare quanto detto sopra : l’unica cosa difficile da tollerare è l’intolleranza.
La crescita delle pannocchie si gestisce con le cene ma concentratevi anche sull’aspetto teologico. La Chiesa Pastafariana Italiana, è una congregazione religiosa come le altre, quindi tenete gli occhi aperti e se sentite di incontri multiculturali inter-religiosi, tavole rotonde, conferenze, incontri, ecc. andateci !
Avvertite tutti (anche sul gruppo nazionale) e organizzate un intervento a nome della vostra Pannocchia Pastafariana.
Lo stesso (e a maggior ragione) se si tratta di assegnazione di spazi, di vantaggi economici, premi, rimborsi, sconti, ecc.
Lottate per essere trattati come tutte le altre religioni e indossati gli abiti talari, raccontate pubblicamente la teorie della nostra religione e ribadite i vantaggi del Pastafarianesimo.
Organizzate regolarmente tavolini promozionali dove distribuire materiale informativo, fare raccolta fondi (parlate con la tesoreria nazionale per aver spiegato come fare e ricevere supporto) e invitare gli interessati alla prossima cena e (se possibile) fatevi già dare la quota di partecipazione (segnatevi nome, cognome e telefono).
Scegliete luoghi frequentati e orari favorevoli, ma attenzione : per posizionare un tavolino e delle sedie sul suolo pubblico, bisogna avere il permesso del municipio.
Recatevi agli uffici competenti per sapere come avere la concessione (solitamente è gratuita in cambio di una richiesta scritta).
Il Raduno Nazionale è soprattutto un momento per rivedere vecchi amici ed incontrarne di nuovi, per mangiare e bere a dismisura, ridere, scherzare, scegliere le prove più ridicole a cui sottoporre i nuovi iniziati, cantare le canzoni dei pirati, andare a ballare in piazza, seguire funzioni religiose vestiti da pirati, andare sui giornali e ricordare a tutti che l’unico padrone del proprio corpo è chi lo abita.