Follia d’un Paese malato

di Carlo Cornaglia

La riforma epocal della Giustizia / vantata dal novello Giustiniano
è l’usual menzogna tribunizia / d’un fasullo statista ciarlatano.
Ben quattro approvazioni in Parlamento / e un final referendum popolare
ci separano dall’accadimento / d’un’Italia affidata al malaffare.

Follia d’un paese malato:
giustizia  riformata da un imputato
Follia d’un paese malato:
giustizia riformata da un imputato

Son le solite palle colossali / come quelle del ponte sullo Stretto,
delle prossime riduzion fiscali / e del federalismo cosiddetto.
Basta veder l’ignobile statista / con la bilancia di Minerva in mano
per capire ch’è un falso riformista / che dalla cella vuole star lontano.

Ritornello

E’ un parolon riforma definirla: / sono quattro bestemmie scriteriate
pensate da una manica di pirla. / Come quelle che furono sparate
da un quartetto di fessi a Lorenzago / fra una griglia ed una libagione,
ch’aveva scelto, come estivo svago, / la distruzion della Costituzione,

Ritornello

rifiutata dal popolo italiano / con gran prova di saggezza,
come farà con la riforma Alfano / da buttar via come monnezza.
Che le sue siano parole al vento / lo ha già capito pure il Capellone
che in previsione di un diretto al mento / si è dotato di un mega cerottone.

Ritornello

Tratta da “Di epocale c’è solo un gran cerotto”